Racconto della serata del 14 novembre dedicata a Nemo, e a tutti gli ospiti
NeMO è un progetto di iniziativa privata per la sanità pubblica, nato dalle richieste delle associazioni di riferimento dei pazienti interessati dove le istanze di chi è vicino al bisogno dei pazienti generano un valore per l’intero sistema; rappresenta quindi un’attuazione esemplare della sussidiarietà orizzontale in una prospettiva di corresponsabilità rispetto alle istituzioni, nella composizione dell’offerta complessiva di servizi.
L’obiettivo è offrire le migliori cure possibili a condizioni sostenibili e senza oneri per i pazienti e le loro famiglie, come parte integrante del sistema sanitario pubblico.
La mission è realizzare il network di riferimento per la diagnosi, cura ed assistenza alle malattie neuromuscolari attraverso la progettazione, l’organizzazione e la gestione di servizi clinici di eccellenza, sviluppati sulla centralità del bisogno del paziente e della sua famiglia.
Questa serata si è caratterizzata anche per la presenza di amici che come ogni anno interpretano alcune ricette del Moro e degli chef Salvatore e Vincenzo Butticè.
Gli amici chef che si sono amichevolmente e umanamente offerti :
Misha Sukyas : vulcanico riflessivo, grintoso come un leone, buono come un agnello.
La sua interpretazione: moscardino di Mazara del Vallo e tuberi a mare, piatto gioioso e intenso, armonie minerali e acuti di note dolci e acide.
Foto del piatto:
Omar Torresani: passionale ed incantato, acuto come l’aquila tenero come il pulcino.
Ha tradotto lo sgombro portandolo in Val di Fiemme: linearità sinuosa, bouquet di profumi articolati e crescenti, decisi rimandi alla terra dal mare.
Il Piatto:
Andrea Alfieri: Grande, grosso, immenso, possente come il rinoceronte agile come il ghepardo.
Ha tradotto l’astice nel riso: autentica esecuzione, costanza e coerenza del riso con acuti di acidità e dolcezze, esemplare.
Il Piatto:
Roberta Zulian: Infinitamente dolce ed elegante, movenze da cigno scatti da leonessa
Porta in scena la pera Martin sech e il cioccolato, atto meravigliosamente intrigante, dolcezze, tendenze amare e note erbacee, di fieno. Intrigante
Il Piatto:
Alessandro Filomena: flemmatico, tecnico e dal cuore immenso, forte come l’orso minuzioso e selettivo come l’ape.
Ha portato in scena l’ombrina, piatto fresco e circolare, la sapidità del mare esaltata alla massima potenza, flavours intensi.
Il Piatto:
Adriano Del Mastro: il pacifico rivoluzionario, stiloso come il Puma determinato come il falco.
I suoi pani sono atti di narrazione, raccontano i tempi, le meditazioni, le località. I pani di Del Mastro oltre che cibo sono pura sapienza.
Resident Chef: Salvatore Butticè, vulcanico e instancabile, riflessivo come la tigre operoso come la formica.
Interpreta la pasta e il caviale come piatto d’ingresso, visione goduriosa, texture sinuose, felice masticabilità e acuti di mineralità tra terra e mare.
Il Piatto:
Maitre e sommelier: Antonella Butticè tenace e determinata, grintosa come la leonessa pacifica come la colomba.
Organizza gli abbinamenti con esemplare acume ed attenzione, si dedica all’equilibrio con minuziosa dedizione. Motivatrice instancabile e leader del gruppo di sala.
Il team della giornata che ha operato per la buona riuscita dell’evento
Un sentito ringraziamento ai partner della serata per il supporto e l’aiuto: Andros Monza, Ars Italica caviar, Beauty Concept The Perfumery, AquaCosmetics Milano,Castello Banfi vini, C&C Catering & banqueting, Ceretto aziende vitivinicole, CVA Canicattì, Forno Del Mastro, Oyster Oasis, Pastificio Monograno Felicetti, Planeta vini, Riserva San Massimo.
I dietro le quinte:
Annamaria Farina, bella come il sole, intrigante come la leonessa, serena come la luna.
Caratteristica unica: vede le cose belle e buone, pensa alla bontà e alla sincerità, chiude al pressappochismo e all’alterigia.
Valentina Gallimberti Ballerin: serafica e pacifica, attenta e solerte, discreta e decisa,
Attendista come il ghepardo, sferrante come l’aquila.
Caratteristica unica: riesce a cogliere il meglio anche dalle imperfezioni, racconta e narra facendosi capire senza parlare.
Paolo Pojano, instancabile ottimista, visionario infinito, profusore di calma e concretezza.
Stabile e deciso come il leone, attento e pronto come il falco
Caratteristica unica: grande ascoltatore e osservatore, pensante e riflessivo con grandi dosi di decisionismo concreto.
Vincenzo Butticè, me medesimo ,ho raccontato l’esperienza magnifica del 14 novembre.
Caratteristica unica : bilancia