Certi sapori sembrano essere un viatico verso l’amore predisponendo il corpo e la mente al piacere “ cfr. Brillat Savarin

I pensieri degli chef del Moro dentro il Menu di San Valentino

Il desiderio trova nel cibo l’espressione perfetta, mentre l’aspetto più desiderato della nostra vita è la felicità, ovvero il senso gaudio e di appagamento di un’esperienza.

Desiderare produce la piacevole ricerca della felicità, il cibo viene desiderato, sognato, vissuto, il cibo ci offre la memoria e la sorpresa, il godimento e il nutrimento.

Il cibo diventa un gioco, con le mani e con la testa, il cibo coinvolge all’istante e simultaneamente i nostri sensi, si la fase orale ne coinvolge due di sensi e quindi diventa quasi predominante, ma voglio mangiare con gli occhi e col naso, voglio toccare e sentire, posso affermare che l’atto del mangiare è la più antica forma di multitasking.

Emozionalità del cibo fa vivere la raggiungibilità del proprio desiderio, viverle da l’enorme vantaggio di fare posto a nuove emozioni e desideri.

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Il cibo intrigante, che stuzzica i sensi li stimola, il cibo del non vedo ma sento, la più forte delle emozioni, il cibo dello scoprire e della scoperta, il cibo che si spoglia della sua primordiale funzione di appagamento dello stimolo famelico e si colloca nella sfera emozionale, intensa e intrigante.

Il cibo che ci fa innamorare, perché muta nei piccoli, variegati e continui assaggi, cambia le vesti, si spoglia e si riveste, i colori sobri, accesi che intrigano, forme e definizioni, innesti variegati di consistenze, profumi e odori, suoni che investono l’udito, consistenze morbide e lunghe, croccanti ed immediate, per questo col mangiare si fa all’amore.

Proprio perché il tema è l’amore, ed il cibo è connesso al piacere, cibo e amore sono due facce di una stessa medaglia.

L’amore si festeggia ogni giorno dell’anno, e nel preparare il menu prendo dalla natura quegli elementi che per forma possono stimolare fantasie erotiche, alcune scelte ricadono su alimenti che rimandano al senso del mistero, spezie, erbe, fiori, frutti esotici, altri invece più rari e scarsi, quindi di maggiore pregio.

Penso anche a quegli ingredienti che favoriscono la circolazione sanguigna, in modo da garantire a partire dal cervello tutto il flusso sanguigno necessario, per esempio peperoncino, ostriche, mandorle, banane, basilico, riso, frumento.

Da Il Giardino profumato, se vuoi sentire veramente il profumo del basilico lo devi scaldare con il tepore delle mani, anche l’ambra se la vuoi sentire intensamente dev’essere intiepidita e manipolata, è anche vero che nel vivere all’amore e consigliato riempirsi di carezze e baci.

Vista , olfatto anticipano sempre il gusto del mangiare come quello del vivere.

Aperitivo di Benvenuto e saluto della cucina

Ostrica fine de claire e mandorla

Insalata di mare, sfumature di rosso e flussi agrumati

La carota, le cozze e il cacao

Riso carnaroli Riserva San Massimo, gamberi di Mazara e tartufo nero uncinato

Filetto di branzino, patate e carciofi

Boccata di passione

Dedica al cioccolato