Menu Santa Pasqua
Ristorante Il Moro
Per il Menu Santa Pasqua ecco le riflessioni degli Chef : una delle comandate più sentite dalla cultura gastronomica italiana, dove la tavola assume un ruolo prevalente e centrale, la condivisione del tempo, delle emozioni e del cibo si rimettono al centro, La Pasqua quando familiari ed amici si dedicano momenti particolari dimenticandosi del tintinnio delle lancette.
Gli Chef Salvatore e Vincenzo Butticè, de Il Moro di Monza che dal 1996 serve la cittadinanza monzese e non solo, unitamente a Roberto e Lara hanno voluto creare un viaggio nel tempo de Il Moro
Il Moro Ristorante Viaggio gastronomico nel tempo
Un viaggio che parte dal 2002 e termina con il 2019, un viaggio nel tempo senza la macchina del tempo di Alexander Hartdegen ma impiegando il cibo e la tavola come mezzi di viaggio.
Il Menu Santa Pasqua
Benvenuto della Famiglia Butticè
Per un siciliano l’accoglienza ed il Benvenuto sono di vitale importanza, la sarda e lo sfincione sono la firma dell’accoglienza della Famiglia Butticè.
Insalata di mare, ravanelli e arancia -2018
Il 2018 per i IButticè è l’anno della cristallizzazione della virata gastronomica compiuta nel 2014 verso la cucina esperienziale e sinestetica, e per la prima volta introducono l’albedo candito in un’insalata di mare e sostituiscono l’immancabile succo di limone appena spremuto con il succo di arancia sanguinella di Ribera e l’elemento di guarnizione rimanda ad una forte mineralità e flussi di piccantezza elegante.
La cappasanta gratinata e fondue di caprino brianzolo -2010
Eleganza e raffinatezza del mollusco particolarmente graditi dai palati delicati e con attento equilibrio, è il 2010 quando gli Chef de Il Moro la presentano fuori dalla sua conchiglia, cucinata nel fieno e guarnita con una fondue di primo sale (ovino) siciliano. Nella Pasqua del 2024 a fronte di una forte e significativa scelta sulla valorizzazione della biodiversità locale verrà usato il caprino artigianale del Consorzio di Terre Alte.
Il viaggio nel tempo continua
Le lasagne e il ragout di tonno -2016
Le lasagne, IButticè non l’hanno studiate,bensì imparate direttamente durante le esperienze Emiliano-romagnole, e nel 2016 la propongono si come piatto della festa classico e tradizionale con un eccezione che suscitò stupore negli avventori, le miscele di carni e mortadella furono integralmente sostituite con il trito di ventresca di tonno rosso Sicilia. In questa festività la lasagna avrà un’ ulteriore distinzione – ovvero sarà affogata.
Filetto di pescato patate pomodorini e olive -2002
Il 2002, per I Butticè “ professionisti della buona tavola” è un anno di transizione importante che li porta per il secondo anno di fila in Costa Smeralda a Poltu Quatu in uno dei ristoranti più blasonati e frequentati dell’epoca, e fu proprio in quell’esperienza che IButticè proposero un piatto semplice ed intellegibile, da spinare in sala e da servire a palati particolarmente allenati e raffinati, i quali ne colsero con immediatezza la disarmante semplicità, genuinità e bontà.
La pastiera, rimandi napoletani -2019
Perché da Siciliani una dedica alla pastiera napoletana ?
Perché il nostro chef Vincenzo Butticè ha trascorso 10 anni in Campania tra Ischia e Napoli, in questi anni ha subito il fascino ammaliante della gastronomia partenopea e dalla pastiera è stato sedotto in modo particolare per due ragioni, la prima per la forte influenza mitologica greca, la seconda per l’uso di due ingredienti fortemente presenti nel bagaglio professionale dello Chef Vincenzo, la ricotta e l’arancia.
Mangiare la pastiera è come vivere Napoli, nella sua veracità, nel suo splendore armonioso e nelle sue infinite contraddizioni.
Gli chef del Moro e la giovane Pastry Chef Lara Mariani hanno voluto ricreare un viaggio temporale che dalla cultura mitologica ellenica arriva ad una dimensione coeva.